18 giugno 2013 CAMBIA LA VITA NEL CONDOMINIO UNISCITI A NOI IN DIFESA DEI DIRITTI DEI CONDOMINI

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sabato 11 ottobre 2014

IMU-TASI, Confedilizia: meno tasse con la fusione

IMU e TASI unificate nel 2015: sì da Confedilizia ma con una parallela riduzione della pressione fiscale sugli immobili, per cui l'Italia è maglia nera in Europa. I dati di confronto.

Positiva l’intenzione del Governo di unificare IMU e TASI in un’imposta unitaria sugli immobili: per i contribuenti si tratterebbe di una semplificazione degli adempimenti burocratici, ma fondamentale che vengano rivisti anche gli attuali livelli di pressione fiscale sugli immobili, troppo onerosi: questo in sintesi il parere espresso da Confedilizia sulla nuova IMU-TASI allo studio del Governo.

=> IMU-TASI unificate nella Legge di Stabilità 2015

Ridurre le rendite catastali

L’Organizzazione ha sottolineato come, secondo gli ultimi dati rilevati, l’Italia è il Paese con la maggiore tassazione sugli immobili, con una pressione fiscale al 2,2% del PIL rispetto a una media OCSE dell’1,27%. Presentando lo studio, il presidente di Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani, ha chiesto al Governo:
«Una riduzione delle rendite catastali, secondo i nostri calcoli circa 700-800 milioni. Sarebbe un primo passo per cercare di rimettere un po’ di fiducia nel comparto immobiliare».

=> Calcola la TASI con il calcolatore online di PMI.it

Tassa immobili

Secondo i dati elaborati per Confedilizia da Francesco Forte (Emerito di Scienza delle finanze all’Università di Roma La Sapienza), nel 2011 la media OCSE diimposte immobiliari dirette e indirette era inferiore di -0,17 punti sul PIL e di -0,18 punti sul reddito disponibile netto rispetto al totale italiano (rispettivamente -0,30 e -0,50 punti guardando la media UE e -0,25 e -0,29 punti guardando quella dell’Eurozona). La Finanziaria Monti 2012 ha poi portato l’Italia a una pressione della tassazione patrimoniale immobiliare del 2,2% sul PIL e del 2,75% sul reddito disponibile contro la media OCSE di 1,27% e 1,59%. La situazione peggiora guardando la media UE dell’1,15% e dell’1,40% e la media dell’Eurozona dell’1,13% e dell’1,40%.

=> TASI: casi particolari e calcolo online su PMI.it

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Pressione fiscale

Tra i Paesi dell’Eurozona solo la Francia ha una pressione fiscale sugli immobili superiore all’Italia (3,03% del PIL), in Francia però la tassa sugli immobili incorpora anche altri servizi, compreso l’abbonamento alla TV. Senza considerare che in Francia le imposte sul reddito sulle persone fisiche sono molto più favorevoli che nel nostro Paese: in Italia una famiglia formata da due coniugi lavoratori dipendenti e due figli minori, su un reddito complessivo intorno a 40 mila euro l’aliquota versata si aggira intorno al 22%, in Francia intorno al 4%.
Fonte: Confedilizia


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