18 giugno 2013 CAMBIA LA VITA NEL CONDOMINIO UNISCITI A NOI IN DIFESA DEI DIRITTI DEI CONDOMINI

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mercoledì 30 novembre 2016

Milano, obbligo collaudo statico per gli edifici più vetusti: ecco come si fa

Il Comune è il primo in Italia a introdurre elementi innovativi


Linee guida chiare, corrette e univoche per verificare l'idoneità statica degli edifici costruiti da più di 50 anni. Sono quelle definite oggi dall'amministrazione comunale di Milano in collaborazione con l'ordine degli ingegneri milanesi per cristallizzare le indicazioni operative utili per la compilazione della dichiarazione del cis-certificato di idoneità statica dei fabbricati più datati, resa obbligatoria dal nuovo Regolamento edilizio. Il Comune di Milano, dunque, è il primo in Italia a introdurre elementi innovativi riguardo l’obbligo di manutenzione degli edifici.
"Milano - spiega Ermete Realacci, presidente della commissione Ambiente della Camera dei deputati - è la prima città d’Italia ad introdurre, con queste linee guida, l’obbligo di certificazione di idoneità statica per gli edifici più vecchi"; un provvedimento che la pone "all’avanguardia sulla strada della riqualificazione urbana e della sicurezza".
Su questo tema, aggiunge Realacci, "la possibilità di detrarre fiscalmente le spese della certificazione statica per gli edifici sarebbe uno strumento che andrebbe a rafforzare l’impatto e i risultati dell’ecobonus e del sismabonus". Un’ulteriore leva anche per "una nuova edilizia che, abbandonando il consumo di suolo, punta sulla qualità, l’innovazione e la rigenerazione urbana, a partire dall’efficienza energetica e dalla messa in sicurezza". Inoltre "si darebbe anche maggiore forza al progetto di Casa Italia che è strategico per il Paese e per il rilancio della nostra economia".
L'articolo 11.6 del documento entrato in vigore il 26.11.2014 stabilisce che tutti gli edifici ultimati da più di 50 anni, o che raggiungeranno i 50 anni nei prossimi tre anni, non in possesso di certificato di collaudo dovranno essere sottoposti a verifica e rilascio del cis entro il 2019. La stessa cosa dovranno fare, entro il 2024, i fabbricati collaudati da più di 50 anni (o che avranno raggiunto i 50 anni entro tale scadenza).
Si tratta, sottolinea l’assessore all’Urbanistica, Verde e Agricoltura Pierfrancesco Maran, di "una misura molto importante, volta a preservare il patrimonio edilizio esistente e quindi a garantire l’agibilità e la sicurezza degli stessi". Attraverso la preziosa collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri di Milano "abbiamo ora stabilito con maggior precisione le modalità con cui i certificati di idoneità statica dovranno essere compilati, quali controlli sulle strutture sono richiesti e in quali situazioni occorre procedere con misure correttive". In questo modo "agevoliamo il lavoro operativo dei tecnici abilitati alle verifiche e stabiliamo criteri univoci per tutti i certificati".
Le linee guida definiscono due livelli di indagine. Il primo si basa su un’analisi qualitativa del fabbricato e in caso risulti esaustiva e non evidenzi aspetti critici per la sicurezza può dare luogo all’emissione del cis. Il secondo livello, da effettuare solo nel caso in cui il primo non sia risultato esauriente, si basa su indagini sperimentali e o analitiche che consentano, ove necessario, di definire opportune opere di rinforzo.
Si stima che saranno circa 26mila gli edifici privati che dovranno essere sottoposti alle verifiche per il rilascio del certificato di idoneità statica, circa mille quelli comunali. Oltre a essere allegato al fascicolo del fabbricato, come indicato all’articolo 47 del Regolamento edilizio e all’atto di vendita in caso di compravendita, il cis verrà depositato presso l’ordine degli ingegneri della Città metropolitana di Milano ai fini dell’attività di monitoraggio e di analisi statistiche del patrimonio costruito.


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