Le novità introdotte dal Nuovo Regolamento Edilizio milanese, di prossima pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Lombardia, stanno suscitando perplessità e non poche preoccupazioni per i cittadini lombardi.
Le novità. Numerose sono le novità introdotte dal Regolamento edilizio. Molte norme hanno però sollevato una serie di dubbi. Ecco una breve analisi.
Certificato di staticità. Il già dichiarato obbligo della verifica statica e del relativo certificato per gli immobili entro i 50 anni dalla data del primo collaudo, aveva trascinato un nuvolo di polemiche in quanto l'operazione (da affidarsi ad un tecnico specializzato) comporterà costi a carico del privato.
L'obbligatorietà di allegare il certificato di staticità al fascicolo fabbricato (entro 5 anni), rientra in una politica della giunta milanese che guarda al recupero, riuso, messa in sicurezza e lotta al degrado e che prevede anche altri provvedimenti.
Si parte dall'attribuzione di uso pubblico per tutte quelle aree ed immobili in disuso o in stato di abbandono da oltre cinque anni e per i quali i proprietari vengono diffidati dall'eseguire opere di pulizia, ripristino e messa in sicurezza; gli stessi dovranno presentare un progetto di recupero/riuso/manutenzione dell'immobile/area, con relative indicazioni sulle modalità e le tempistiche per la realizzazione; superato il termine, il Comune provvederà ad eseguire gli interventi in via sostitutiva con spese a carico dei proprietari che dovranno provvedere al rimborso dovuto entro 30 giorni.
Riqualificazione del patrimonio edilizio. Per quanto riguarda invece il riuso e la riqualificazione degli immobili, il nuovo regolamento prevede delle premialità volumetriche per tutti quegli edifici ad alta efficienza energetica o che puntino alla demolizione/ricostruzione dell'esistente (bonus del 5% di s.l.p. edificabile per l'edilizia sociale) p al risanamento conservativo che guardi all'efficientamento energetico (in particolare per i beni di interesse storico/artistico, con bonus pari al 15%).
Inoltre, al fine di recuperare spazi, superfici e risparmiare superficie edificabile, si punta a favorire la creazione di mini alloggi, al recupero dei seminterrati e dei locali con unico affaccio e ad agevolare la creazione di bagni ciechi per consentire l'abitabilità di piccoli locali. Relativamente ai mini alloggi, sarà consentita una superficie minima di almeno 28 mq. (con indicazioni sulle superfici minime consentite per le camere da letto, 8 mq. singolo, 12 mq. doppio e del soggiorno, 14 mq., 17 mq. con angolo cottura. Il recupero dei seminterrati, invece, prevede la concessione dell'agibilità per quelli con altezza maggiore/uguale a 2,7 mt., con più finestrature e con requisiti igienico/sanitari adeguati. Per quelle unità immobiliare superiori a 60 mq., è data la possibilità di realizzare bagni ciechi con aspirazione forzata di dimensione minima di 1,20 mt. per almeno una parete.
Cosa cambia per i condomini? Altre disposizioni sono previste invece per i condomini. Questi, infatti, dovranno obbligatoriamente rivedere gli spazi comuni e renderli accessibili e fruibili dai bambini, oltreché prevedere adeguate aree da destinare al parcheggio di biciclette (per le nuove costruzioni vengono imposti vincoli di parcheggio/sosta bici per valori pari a 1 per ogni unità immobiliare e 1 ogni 100 mq. di superficie pavimentata). Tornando ai cortili condominiali, questi dovranno dotarsi di attrezzature espazi delimitati per il gioco e lo svago dei bambini (anche se limitatamente agli orari stabiliti dai vari regolamenti condominiali).
Infine, guardando al rispetto del decoro per gli immobili e a quello dell'impatto visivo ambientale, tutti gli edifici multipiano (e non solo) dotati di impianti centralizzati tradizionali, dovranno prevedere un'unica parabola condominiale entro 3 anni dall'entrata in vigore del nuovo regolamento: saranno vietate, infatti, le installazioni di parabole sulle terrazze e sui balconi privati, sui comignoli e sulle parti immediatamente visibili.
Resta da capire se il regolamento ha previsto particolari obblighi o vincoli per l'installazione dei condizionatori, spesso sistemati sulle facciate dei palazzi, al di sotto delle finestre o sui balconi: queste macchine inficiano non poco la linearità dei prospetti e dal punto di vista del decoro architettonico, hanno un impatto pari, se non maggiore, a quello delle parabole.
Fonte http://www.condominioweb.com/nuovo-regolamento-edilizio-milanese.11413#ixzz3H9uGlyHZ
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