Quasi tutti i Capoluoghi di Regione (tranne L’Aquila, Potenza e
Palermo) e più della metà degli altri Comuni italiani hanno deciso le aliquote
TASI 2014 pubblicando la delibera IUC sul sito del
Dipartimento delle Finanze. Le delibere approvate e inviate sono circa 5mila:
poche ore dal termine del 10 settembre, mancano dunque 3mila
amministrazioni all’appello. Pecisazione
importante: i Comuni devono inviare le delibere entro il 10
settembre ma il sito delle Finanze ha tempo fino 17 settembre 2014
per pubblicarle. Significa che prima non si potrà disporre di l’elenco
aggiornato e definitivo.
=> TASI: calendario scadenze su aliquote e bilanci
In
media, l’aliquota sulla prima casa sfiora il 2 per mille (1,94 per mille)
rispetto allo 0,1% standard. Secondo dati Caf Acli per il Sole 24 Ore su
4mila delibere, i Comuni con che hanno previsto l’esenzione TASI sulla prima casa sono
il 15%.
In tutti gli altri l’imposizione è intorno allo 0,2%, mentre l’11% ha superato
il 2,5 per mille. Nel 43%dei casi sono state
decise detrazioni e agevolazioni.
=> TASI vs. IMU: tasse a confronto
Ricordiamo che i Comuni possono azzerare o alzare
l’aliquota base fino a un massimo dello 0,25%. C’è poi la possibilità di
un’ulteriore maggiorazione TASI-IMU dello 0,08% fino allo
0,08% da applicarsi spalmandola su prime case o altri immobili o scegliendone
solo una delle due (non su entrambe). Quindi, l’aliquota sulla prima casa
può arrivare allo 0,33%, oppure la somma IMU-TASI sugli altri immobili può
raggiungere l’1,14%. Con le entrate della maggiorazione, si finanziano le
agevolazioni sulla prima casa.
In generale, nei Comuni in cui l’aliquota è più alta ci sono
anche le agevolazioni (concentrate in genere su prime case di modesto valore o
su redditi bassi), mentre altre amministrazioni hanno lasciato le aliquote
basse senza però prevedere detrazioni. Segnaliamo una serie didelibere particolarmente convenienti per chi possiede immobili.
·
Positano: La TASI è pari a zero, sia sulle prime case sia sugli altri
immobili. In pratica, i proprietari di abitazioni principale non pagano nulla,
sugli altri immobili si paga solo l’IMU (che resta allo 0,86%, lo stesso
livello 2013). Il Comune aveva già esentato i contribuenti dalla TASI per gli
immobili diversi dall’abitazione princiale in tempo per l’acconto di giugno,
mentre ora hanno esentato anche le prime case. Il Comune ha potuto prendere
questa decisione grazie a un bilancio 2013 in attivo (avanzo di 1,3-1,4
miliardi). Il caso ha avuto anche un notevole successo mediatico, e l’esempio
del comune della costiera amalfitana è già stato seguito da altri sindaci: fra
gli altri, San Lorenzo Del Vallo (Cosenza), e Casoria (Napoli).
=> Approfondisci la TASI a Positano
=> Approfondisci la TASI a Positano
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Chieti: aliquote IMU agevolate
per chi svolge attività di impresa e per iprofessionisti. L’aliquota è allo 0,9% per uffici,
negozi e laboratori (categoria
catastali A10, C1 e C3). Se poi queste attività si trovano nel centro storico,
l’aliquota scende ulteriormente allo 0,8%. Per tutti gli altri immobili
idiversidalla prima casa, l’IMU è all’1,06%, ma non si paga la TASI, applicata
solo alle prime case. L’aliquota TASI è fissata allo 0,29% (0,25% più 0,05% di
maggiorazione), e cui si aggiunge un ulteriore 0,04% se il soggetto passivo è
una persona fisica. Ci sono una serie di agevolazioni, per rendite catastali
basse e famiglie con figli.
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Terni: non c’è ancora delibera
del consiglio, che se non procederà entro i prossimi due giorni sarà fuori
tempo massimo per la scadenza del 16 ottobre. La delibera di giunta ha azzerato
la TASI per le start up 2014, ovvero le attività produttive nate quest’anno,
a patto che creino nuovi posti di lavoro. Per ora l’agevolazione è limitata
alle industrie, ma non si eslcude in un secondo tempo di ampliarla anche alle nuove
attività commerciali.
·
Monterotondo Morattimo (Grosseto): non c’è ancora la delibera sul sito delle Finanze, ma si tratta
di uno dei comuni che con ogni probabilità ce la farà sul filo del rasoio visto
che il consiglio è stato convocato per oggi, lunedì 8 settembre. E la proposta
di giunta è sulla stessa linea di Positano: niente TASI.
Infine, quale previsioni su quanto peserà la TASI
sulle imprese. Secondo
ilCodacons,
per aziende, uffici, negozi e capannoni le tasse sugli immobili 2014
supereranno l’IMU 2013 per circa un miliardo. Secodno i calcoli della Cgia
di Mestre, il
rincaro sarà intorno a 1,6 miliardi. Il confronto è in entrambi i casi sul
2013, anno in cui le prime case non hanno pagato l’IMU ma le attività
produttive sì (quindi il confronto è sensato). Si tratta però di un calcolo del
tutto teorico, basato non sulle reali delibere ma sulla possibilità
riconosciuta dalla legge di applicare la maggiorazione dello 0,08%. In pratica,
la Cgia ha preso le aliquote IMU 2013 e ha ipotizzato che le amministrazione
applichino in massa la maggiorazione dello 0,08% agli immobili d’impresa.
Scadenze
Chi comunica approva e invia alla piattaforma telematica del
ministero le delibere TASI entro il 10
settembre chiamerà i contribuenti alla cassa per l’acconto
entro il 16
ottobre. I Comuni che non rispetteranno la scadenza
incasseranno il tributo sui serizi indivisibili in un’unica soluzione,
insieme al saldo
IMU-TASI entro il 16 dicembre. Naturalmente, per i
contribuenti che hanno già versato l’acconto in giugno il prossimo appuntamento
è con il saldo di dicembre.
Fonte PMI 8 settembre Barbara WEISZ
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