Come pagare mini IMU, TARES e maggiorazione standard in ritardo senza rischiare pesanti multe.
Le scadenze per il versamento della mini IMU (conguaglio pari al 40% della differenza tra l’aliquota IMU deliberata dal Comune e l’aliquota base del 4 per mille) e TARES (tariffa e maggiorazione standard pari a 30 centesimi al metro quadro) sono ormai passate, ma per chi avesse dimenticato uno di questi appuntamenti, o abbia avuto problemi con i pagamenti, c’è ancora tempo per rimediare senza incombere in pesantissime sanzioni.
Sanzioni
Le multe scatteranno infatti nel caso in cui il contribuente non provveda al pagamento entro un anno, l’importo è pari al 30% della somma dovuta, più gli interessi di mora dell’1 per mille annuo, più le spese per la notifica.
Ravvedimento operoso
Per ridimensionare i danni si può invece procedere con il ravvedimento operoso, che prevede sanzioni ridotte e di importo crescente a seconda di quanto tempo ci mette il contribuente a rimediare al mancato pagamento delle imposte:
- ravvedimento oneroso sprint, va effettuato entro 14 giorni dalla scadenza originaria e prevede la maggiorazione dello0,2% di sanzioni per ogni giorno di ritardo;
- ravvedimento breve, può essere effettuato a partire dal quindicesimo al trentesimo giorno di ritardo dalla scadenza del pagamento, in questo caso la sanzione viene ridotta al 3% dell’importo;
- ravvedimento lungo, dal quindicesimo giorno e entro un anno dalla scadenza originaria la sanzione viene ridotta al 3,75% dell’importo.
TARES
Per quanto riguarda eventuali ritardo nel pagamento della TARES, visti i numerosi problemi riscontrati nei diversi Comuni italiani, in caso di mancato invio del bollettino del saldo TARES 2013 e del modello F24 relativo ai servizi indivisibili da parte del Comune non è stata prevista alcuna sanzione in caso di maggiorazione TARES insufficiente o non effettuata (leggi come pagare la TARES anche senza bollettino).
Fonte PMI
Fonte PMI
IUC
RispondiEliminaLa nuova imposta introdotta nella Legge di Stabilità 2014 ingloba tasse e tributi dovuti in relazione alla casa (IMU) e alla produzione di rifiuti (ex Tia e Tarsu e TARES): in primis battezzata TRISE, nel maxi-emendamento del Governo approvato in Senato ha assunto la denominazione di IUC (Imposta Unica Comunale).
L'imposta è composta da più parti: l'imposta IMU sul possesso di immobili (escluse le prime abitazioni), la tariffa TARI sulla produzione di rifiuti e quella TASI, che copre i servizi comunali indivisibili (illuminazione..) con una quota anche a carico dei locatari. La IUC è dunque una Service Tax composita, che si paga sia rispetto al possesso di un immobile sia alla sua locazione, applicabile tanto ai proprietari quanto agli inquilini.