I funzionari devono restituire i soldi
18 giugno 2013 CAMBIA LA VITA NEL CONDOMINIO UNISCITI A NOI IN DIFESA DEI DIRITTI DEI CONDOMINI
18 giugno 2013 CAMBIA LA VITA NEL CONDOMINIO UNISCITI A NOI IN DIFESA DEI DIRITTI DEI CONDOMINI
sabato 22 marzo 2014
lunedì 17 marzo 2014
La responsabilità civile e penale dell'amministratore di condominio
Responsabilità civile «L'amministratore del condominio in virtù
del rapporto di mandato conferitogli dal condominio è responsabile dei danni
cagionati dalla sua negligenza, dal cattivo uso dei poteri ed in genere di qualsiasi inadempimento degli obblighi legali o regolamentari.»
Responsabilità penale «In qualità di responsabile del condominio, l'amministratore può commettere, nell'esercizio dei suoi poteri, reati commissivi e omissivi.»
Responsabilità penale «In qualità di responsabile del condominio, l'amministratore può commettere, nell'esercizio dei suoi poteri, reati commissivi e omissivi.»
martedì 11 marzo 2014
Milano, i vigili di quartiere si ribellano: "Siamo inutili, in Comune nessuno ci ascolta"
«Decine di richieste di trasferimento: "Ci chiedono di segnalare i problemi, ma poi non intervengono". I sindacati parlano di malumori diffusi: "E' un progetto sbagliato, servono in centro invece che in periferia»
«La lista delle critiche al servizio da parte dei ghisa è lunga. Se in Zona 3 (Lambrate e Città Studi) si lamenta «l’assurdità di dovere pattugliare le periferie in bicicletta, esposti a ogni rischio»
VAI ALL'ARTICOLO R. it del 10 marzo 2014
«La lista delle critiche al servizio da parte dei ghisa è lunga. Se in Zona 3 (Lambrate e Città Studi) si lamenta «l’assurdità di dovere pattugliare le periferie in bicicletta, esposti a ogni rischio»
VAI ALL'ARTICOLO R. it del 10 marzo 2014
domenica 9 marzo 2014
sabato 8 marzo 2014
ACCADE IN UN CONDOMINIO DELLA ZONA TRE DEL COMUNE DI MILANO:Gli abusi edilizi continuano
RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO
«Con il PG5934/2014 COMUNE DI MILANO Sportello Unico SI ORDINA DI SOSPENDERE LE OPERE IN CORSO E DI TENERLE SOSPESE FINO ALLA REGOLARIZZAZIONE DEL PROGETTO ED AL RICEVIMENTO DEL PROVVEDIMENTO DI REVOCA.
E’ SCRITTO NELL’ORDINANZA: "LA POLIZIA LOCALE E’ INVITATA A
SORVEGLIARE L’OSSERVANZA DEL PRESENTE PROVVEDIMENTO, RIFERENDO TEMPESTIVAMENTE SU QUANTO RILEVATO IN LUOGO E SULLE STATO DI AVANZAMENTO DEI LAVORI."
SORVEGLIARE L’OSSERVANZA DEL PRESENTE PROVVEDIMENTO, RIFERENDO TEMPESTIVAMENTE SU QUANTO RILEVATO IN LUOGO E SULLE STATO DI AVANZAMENTO DEI LAVORI."
VENERDI’ SEI MARZO 2014-TRE o QUATTRO OPERAI RIPRENDONO I
LAVORI.
ALCUNI CONDOMINI PER COLLABORARE PER IL RISPETTO
DELL’ORDINANZA hanno segnalato la ripresa dei lavori telefonato all’
Amministratore del Condominio, alla Polizia locale al n° 020208 e al Comune di
Milano al n° 02 88466750 Segreteria Direzione Servizio e per chiedere
informazioni.
TRASPARENZA VIOLATA-NEL CANTIERE: Nessuna tabella dei lavori è stata esposta..
TRASPARENZA VIOLATA-NEL CANTIERE: Nessuna tabella dei lavori è stata esposta..
La mancanza del cartello d’Inizio Attività (S.C.I.A.)-
Permesso di Costruire (anche a sanatoria o a sanatoria e ulteriori opere da
eseguire a completamento) e con tutte
le informazioni quali: tipologia d’intervento da realizzare;
- tipologia d’intervento da realizzare
- permesso di costruire o altra autorizzazione
- generalità del committente
- generalità dell’impresa costruttrice
- generalità dei subappaltatori;
- generalità del progettista;
- generalità direttore dei lavori
- generalità del progettista strutturale;
- generalità del direttore lavori strutturale
- generalità del coordinatore per la progettazione e quello per l’esecuzione dei lavori
- generalità del responsabile della sicurezza
- generalità del progettista e D.L. impianto elettrico;
- generalità del progettista e D.L. impianto meccanico;
ha indotto i condomini a continue telefonate inutili alla
polizia locale e al Comune.
Nel primo pomeriggio una telefonata dal Comune di Milano
( 02 88466750 informa un condomino : “ IL DIRETTORE DEL SERVIZIO MI HA DATO
INCARICO DI RIFERIRE CHE IL GIORNO quattro marzo 2014 E’ STATA PRESENTATA LA (S.C.I.A) “ NO
COMMENT. »
mercoledì 5 marzo 2014
Mutui agevolati prima casa: al via il Plafond Casa
Da oggi è possibile richiedere mutui agevolati per l'acquisto e/o la ristrutturazione di immobili: il ministro Lupi dà il via al Plafond casa.
Ai nastri di partenza il Plafond Casa, il piano introdotto dalla Legge 24/2013 che prevede uno stanziamento di 2 miliardi di euro per facilitare la concessione dei mutui finalizzati all’acquisto di prime case (preferibilmente in classe A, B o C), alle ristrutturazioni e al miglioramento dell’efficienza energetica. Ad annunciare il via ai mutui agevolati, iniziativa che vede coinvolta anche l’ABI (Associazione Bancaria Italiana), è stato il ministro alle Infrastrutture e trasporti Maurizio Lupi: in questo modo si è voluto «dare un segnale concretissimo alle famiglie che vogliono o ristrutturare la propria casa o acquistare la prima casa» che dal 5 marzo «potranno andare presso gli sportelli bancari delle banche convenzionate e chiedere l’accesso al Plafond Casa».
=> Mutui agevolati di acquisto e ristrutturazioni
Garanzia
Il mutuo agevolato potrà essere richiesto presso le banche aderenti – secondo l’ABI sono coinvolti “oltre il 65% degli sportelli bancari al lavoro per realizzare l’iniziativa” – e verranno garantiti dalla Cassa Depositi e Prestiti fino ad un totale di 2 miliardi di euro.
Priorità
L’iniziativa si rivolge a tutti, ma alle giovani coppie, alle famiglie numerose, ai nuclei familiari di cui fa parte almeno un soggetto disabile verrà data la precedenza.
Importo finanziabile
Differenti tetti di spesa possono essere agevolati a seconda della finalità per la quale si sta richiedendo il mutuo:
- 100 mila euro per gli interventi ristrutturazione con accrescimento dell’efficienza energetica;
- 250 mila euro per l’acquisto di una abitazione principale senza interventi di ristrutturazione;
- 350 mila euro per l’acquisto di una abitazione principale con interventi diristrutturazione con accrescimento dell’efficienza energetica sulla stessa abitazione.
In tutti i casi i finanziamenti potranno essere rimborsati in 10, 20 o 30 anni.
=> Come scegliere il mutuo casa: fisso, variabile e surroga
Banche contraenti
- Unicredit S.P.A.;
- Banca Sella S.P.A.;
- Credito Valtellinese;
- Cassa Di Risparmio Di Ravenna S.P.A.;
- Banca Di Credito Cooperativo Di Cambiano S.C.A.R.L.;
- Credito Cooperativo Ravennate Ed Imolese S.C.;
- Banca Di Ripatransone – Credito Cooperativo S.C.;
- Banca Di Credito Cooperativo Di Riano S.C.;
- Banca Di Credito Cooperativo Di Spello E Bettona S.C.;
- Banca Di Credito Cooperativo “GIU;
- Seppe Toniolo” Di Genzano S.C.;
- Banca Santo Stefano – Credito Cooperativo – Martellago-Venezia S.C.
Banche aderenti
- Banca Sella;
- Banca Agricola Popolare Di Ragusa;
- Banca Carige;
- Banca Di Credito Popolare;
- Banca Monte Dei Paschi Di Siena;
- Banca Popolare Dell’emilia Romagna;
- Banca Popolare Di Sondrio;
- Banca Popolare Di Vicenza;
- Banco Di Credito P. Azzoaglio;
- Banco Popolare;
- Binter- Banca Interregionale;
- Bnl-Bnp Paribas;
- Cariparma – Credit Agricole;
- Cassa Di Risparmio Di Ravenna;
- Credito Valtellinese;
- Extrabanca;
- Intesasanpaolo;
- Iccrea Banca;
- Ubibanca;
- Unicredit.
Maggiori informazioni e dettagli possono essere richiesti alle banche aderenti e sul sito della Cassa Depositi Prestiti.
Iscriviti a:
Post (Atom)
La sentenza della Corte dei conti costituisce un precedente perché, nel caso in questione, riconosce il danno di immagine, quale "lesione al rapporto fiduciario tra ente pubblico e utenti". I tre dipendenti, al termine dell'inchiesta penale, avevano patteggiato: due anni di reclusione per due e un anno e 11 mesi per l'altro. Quando la procura contabile ha chiesto la condanna al pagamento dei danni, i tre hanno cercato di difendersi, spiegando che quella di patteggiamento non può essere equiparata a una sentenza di condanna.
Di parere contrario i giudici della Corte dei conti. "Risultano provate scrivono nella sentenza le condotte produttive di danno dei convenuti con l'assegnazione, in proprio favore, di pratiche catastali che provvedevano poi a evadere, con il loro intervento nella procedura amministrativa di accatastamento per il buon esito della stessa, dietro corresponsione, da parte dei privati interessati, di somme di denaro, il cui ammontare è emerso con chiarezza dalle risultanze istruttorie".
Comportamento reiterato nel tempo, aggiungono i giudici e per questo ancora più grave. I tre dipendenti sono stati condannati a risarcire complessivamente 17.800 euro per il danno di immagine, "la perdita di reputazione derivante dalle condotte criminose" causato all'Agenzia del territorio. Somma destinata a lievitare perché deve essere considerata la rivalutazione monetaria dal periodo dell'arresto a quello della sentenza di condanna.
Secondo i giudici contabili,invece, non possono essere più perseguite altre due fattispecie di danno, pure ipotizzate dalla procura di via Metteotti: quelle per l'omessa riscossione dei tributi e per il cosiddetto danno da disservizio. In questi due ultimi casi, infatti, è passato troppo tempo