A breve scatteranno i controlli e chi non le ha installate rischia una multa da 500 a 2500 euro
Dal 1° luglio 2017 è in vigore a tutti gli effetti l’obbligo, per tutti i condomini ed edifici polifunzionali con impianto di riscaldamento centralizzato, di dotarsi di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione di calore.
A breve scatteranno i controlli e chi non si è adeguato rischia una multa da 500 a 2500 euro per ogni unità immobiliare.
Il Movimento Difesa del Cittadino denuncia la situazione di panico e confusione già scattata in molti condomini italiani e chiede una proroga dell’obbligo. “L’autunno è alle porte e molti edifici non si sono ancora adeguati ai nuovi obblighi soprattutto a causa della confusione sulla norma – sottolinea il Presidente nazionale del Movimento Difesa del Cittadino, Francesco Luongo”.
A COSA SERVONO – Il loro funzionamento è piuttosto semplice, ma oltremodo efficace: in base al livello impostato (generalmente da 0 a 5) e grazie a dei sensori, aumentano, oppure diminuiscono, l’afflusso di liquido nel radiatore, regolando così la temperatura dell’ambiente domestico, evitando sprechi e dispersione di calore negli impianti centralizzati dei condomini. Sono inoltre in grado di rendere più omogenea la distribuzione dello stesso, nel caso di edifici multipiano dove, come capita spesso, ai piani più alti vi è un ritardo nel raggiungimento della condizione di comfort.
COSTI E SANZIONI – Se gli impianti più vecchi richiedono anche interventi sulla caldaia, in quelli più moderni, in genere, il costo si aggira intorno a 120 euro per ogni termosifone installato. Si tratta di cifre che rientrano nelle detrazioni fiscali per gli interventi finalizzati al risparmio energetico e che risultano sicuramente più soft delle sanzioni: da 500 a 2500 euro, in base alla regione, oltre all’obbligo di mettersi in regola.
QUANTO SI RISPARMIA – Il risparmio per chi ha già provveduto all’installazione delle termovalvole, invece, corrisponde in media al 20% del totale della spesa relativa al consumo di gas, pari a quasi 150 euro a nucleo familiare.
ESENZIONI – Il Mise ha precisato che qualora sussista un’impossibilità tecnica all’installazione di sottocontatori o una inefficienza in termini di costi e una sproporzione rispetto ai risparmi energetici potenziali è possibile non adempiere a tale obbligo. Tale impossibilità o inefficienza deve essere documentata tramite apposita relazione tecnica (che può fare riferimento alla UNI EN 15459) di un progettista o un tecnico abilitato.
Se poi dovesse sussistere un impedimento anche per l’installazione di sistemi di termoregolazione e di contabilizzazione del calore da installare in corrispondenza a ciascun corpo scaldante deve essere prodotta una ulteriore relazione tecnica di un progettista o un tecnico abilitato con specifico riferimento alla UNI EN 15459.
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