Local Tax per IMU, TASI, TARI, IRPEF e altre
imposte locali verso l'approvazione senza tetti alle aliquote: ecco i rincari
previsti con la nuova tassa unica comunale dal 2015-2016.
Una Local Tax che riunisca IMU, TARI, TASI, addizionali IRPEF e altre imposte comunali in un unico tributo: il Governo Renzi ha confermato ai Comuni l’arrivo della tassa unica, delineandone i contorni e lastricando la via per una liberalizzazione delle aliquote. Il sottosegretario all’Economia Pierpaolo Baretta ha definito una «richiesta ragionevole» l’esclusiva titolarità dei Comuni sulla nuova imposta. Citando testualmente le parole del Premier Matteo Renzi – riportate dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio,Graziano Delrio, a margine dell’assemblea ANCI – tutto questo sarebbe applicato in nome di una:
«Completa autonomia fiscale dei Comuni».
Permettere di stabilire in massima autonomia le regole per l’applicazione
di imposte gravose come IMU e TASI, che finirebbero accorpate con altri tributi
locali nella Local TAX, vorrebbe dire si sta davvero andando verso l’abolizione dei tetti alle aliquote. E per capire se la Local Tax si
applicherà già dal 2015 bisogna seguire
in questi giorni i lavori sulla Legge di
Stabilità, anche se in realtà gli emendamenti sono già stati presentati e i tempi di
approvazione son così stretti che è plausibile ipotizzare che il Governo
imponga l’ennesima fiducia blindando il testo.
Local Tax
Dopo le proteste dei sindaci sui tagli imposti
dalla Legge di Stabilità - secondo i calcoli IFEL le riduzioni
sarebbero pari ad una cifra compresa fra 3,5 e 3,7 miliardi - le cose
hanno preso una piega decisamente favorevole per i Comuni, un po’ meno per i
contribuenti. In pratica, la ricetta di semplificazione per il cittadino
promessa da Matteo Renzi si tradurrebbe nel dare carta bianca ai Comuni:
«Noi vi diamo degli obiettivi e voi fate come vi pare, è evidente che
poi ne risponderete di fronte ai cittadini».
Più gettito ai Comuni
Nei giorni scorsi la CGIA di Mestre aveva già proposto i calcoli in base ai
quali la Local Tax potrebbe portare nelle casse dei comuni circa 31 miliardi di euro, così
ripartiti:
·
IMU e TASI: 18,8 miliardi;
·
Tassa rifiuti (TARI): 7,3 miliardi;
·
Addizionale IRPEF: 4,3 miliardi;
·
Imposta di scopo: 14 milioni di
euro;
·
Imposta di pubblicità: 426 milioni di euro;
·
Imposta di soggiorno: 105 milioni di euro;
·
Occupazione spazi e aree pubbliche (TOSAP): 218 milioni
di euro.
La somma è pari a 31,2 miliardi, che rispetto all’attuale sistema di
tassazione avrebbe il vantaggio di essere incassata con un’unica imposta.
L’obiettivo dichiarato, però, non era certo aumentare le tasse locali ma semplificare la vita ai cittadini, come auspicato dal
segretario della CGIA Giuseppe Bortolussi:
«L’eventuale semplificazione della tassazione comunale renderebbe più
facile pagare le tasse: una richiesta che ormai tutti i cittadini invocano. Ma
oltre a semplificare bisogna anche ridurle, visto che per l’anno in corso la
tassazione sulla casa ha assunto dimensioni non più sostenibili».
Aliquote
Ai Comuni verrebbe poi lasciata anche la possibilità di introdurre
ulteriori sgravi, basati sull’ISEE, oltre a quelli che dovrebbero essere
reintrodotti. In sostanza oltre ad unificare l’imposta sugli immobili in una
“local tax” si potrebbe assistere al ritorno dellealiquote standard e detrazioni
fisse sulle abitazioni principali così come era stato inizialmente previsto per
l’IMU (200 euro più 50 per ciascun figlio convivente con meno di 26 anni).
Fondamentalmente la nuova imposta dovuta deriverà dalla somma delle aliquote IMU e TASI, ma ancora non si sa se verrà o meno
previsto un tetto complessivo del 10,6 per
mille, eventualmente incrementabile di un ulteriore 0,8 per mille, o si lascerà
mano libera ai Comuni. L’aliquota standard potrebbe essere portata ad valore
tra il 3,3 per mille, il massimo applicato nel 2014, ed il 4 per mille dell’IMU
2012 così da compensare la riduzione del prelievo sulle case di più basso
valore catastale.
Affitti
Novità anche per chi ha una casa in affitto: dal prossimo anno
potrebbe essere cancellata la quota a carico degli inquilini in caso di
immobili ad uso abitativo. Quota che invece resterebbe a carico di imprese ed
esercenti, in caso di affitto dei locali, integrando nella “local tax” tributi
minori come quelli sulle affissioni.
TARI
Per ora, visti i tempi stretti per la definizione della nuova “local tax”,
che il Governo vuole rendere operativa già dal 2015, rimarrà fuori dall’imposta
unica sugli immobili laTARI, la tassa sui rifiuti che prevede modalità
di calcolo molto sono diverse non prendendo in considerazione la rendita
catastale dell’immobile
FONTE PMI Barbara Weisz 10 novembre 2014
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