18 giugno 2013 CAMBIA LA VITA NEL CONDOMINIO UNISCITI A NOI IN DIFESA DEI DIRITTI DEI CONDOMINI

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mercoledì 25 settembre 2019

Inferriate di sicurezza: come funzionano gli incentivi statali al 50%

Tra le misure previste dal Bonus ristrutturazioni 2019 troviamo anche quelle per rendere più sicura la nostra abitazione

Come abbiamo visto in più occasioni, all’interno del cosiddetto Bonus ristrutturazioni 2019 sono inserite le misure più varie.
Basta leggere la guida redatta dall’Agenzia delle Entrate per scoprire che ne fanno parte tutti gli interventi che possono essere “catalogati” come lavori di manutenzione straordinaria di un’immobile (non necessariamente di proprietà). Troviamo, ad esempio, l’installazione di un’ascensore o il rifacimento delle scale; il rifacimento del bagno; interventi finalizzati al risparmio energetico e molti altri ancora.
Tra i vari interventi che godono dello sgravio fiscale troviamo anche il cosiddetto bonus inferriate di sicurezza. Tra le righe della Legge di Bilancio 2019 che ha confermato gli sgravi fiscali fino al 50%, infatti, troviamo un codicillo ad hoc: rientrano nel Bonus ristrutturazioni anche i lavori utili “all’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi”. Dove per “atti illeciti” si intendono quelli penalmente perseguibili come ad esempio, furto, aggressione, sequestro di persona e ogni altro reato la cui realizzazione comporti la lesione di diritti giuridicamente protetti.
Ma come ottenere il bonus inferriate 2019? Semplice: basta seguire la stessa procedura prevista per il Bonus ristrutturazioni 2019 e il gioco è fatto. Avendo accertato che i lavori in questione rientrano nella fattispecie prevista dalla Legge di Bilancio, infatti, il contribuente dovrà fare poco o nulla per ottenere lo sgravio fiscale del 50% delle spese sostenute (fino a un massimo di 96 mila euro per ogni immobile).
Una volta effettuati i lavori, basterà allegare alla dichiarazione dei redditi la fattura per l’intervento effettuato e copia del pagamento effettuato al professionista o alla ditta che ha realizzato le inferriate di sicurezza. Affinché sia valido, però, il pagamento dovrà essere tracciabile e “parlante”: obbligatorio, dunque, effettuare un bonifico, nel quale venga specificato che il pagamento riguarda lavori previsti dal Bonus Ristrutturazioni 2019.
Va ricordato, inoltre, che lo sgravio del 50% verrà spalmato nei prossimi 10 anni con “rate” di pari importo. Così, se abbiamo speso 5.000 euro per installare le inferriate a casa, otterremmo un bonus decennale di 2.500 euro. La detrazione annuale da portare in dichiarazione, invece, sarebbe di 250 euro. In alternativa, possiamo cedere il nostro credito fiscale alla ditta o al professionista che realizzeranno i lavori, ottenendo uno sconto immediato del 50% sul prezzo concordato.

Certificazione di Idoneità Statica (CIS) degli edifici: Assoedilizia sollecita il Comune di Milano per la proroga dei termini


Prorogare i termini dell'obbligo di certificazione dell'idoneità statica degli edifici – CIS (scadenza il 26 novembre prossimo) a data posteriore all'approvazione del nuovo Regolamento Edilizio: è quanto chiede al Comune di Milano , il presidente di Assoedilizia che rappresenta i proprietari immobiliari

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lunedì 23 settembre 2019

Bonus Casa prorogati nella Legge di Bilancio 2020. Ecco quali detrazioni

Il Titolare del MiSE ritiene necessario prorogare il pacchetto legato agli incentivi per le ristrutturazioni e quello per l’efficienza energetica

Non solo scadenze e pagamenti, ogni tanto per i contribuenti arriva anche una boccata d’ossigeno. Buone notizie in vista della Legge di Bilancio 2020 sulla quale il nuovo esecutivo è al lavoro, ormai da giorni.
“E’ necessario prorogare il pacchetto legato agli incentivi per le ristrutturazioni e quello per l’efficienza energetica”, ha detto in un messaggio inviato alla ventinovesima edizione del Coordinamento legali di Confedilizia a Piacenza il neo Ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli nel quale ha anche voluto ricordare che grazie “alle detrazioni fiscali per il risparmio energetico e utilizzo di fonti di energia rinnovabili negli edifici esistenti dal 2007 a oggi si registrano oltre 39miliardi di euro – di cui 3,3 solo nel 2018 – di investimenti per interventi di riqualificazione energetica” con un risparmio cumulato di 100milioni di Mwh.
Prorogate, dunque, al 2020 le detrazioni fiscali che riguardano il recupero del patrimonio edilizio, l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, la realizzazione e manutenzione straordinaria di giardini e gli interventi di risparmio energetico “qualificato”. 
  • In particolare, senza l’annunciata proroga, scenderebbe dal 50% , introdotto dal 26 giugno 2012, (con un tetto massimo di 96mila euro, rispetto al quale si auspica un incremento ) al 36%,  la  detrazione Irpef sugli interventi effettuati per recuperare il patrimonio edilizio. 

  • Nel pacchetto, anche tutte le detrazioni Irpef e Ires del 50% o 65% per gli interventi di risparmio energetico “qualificato” ( Ad esempio: installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda; sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore; sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione almeno in classe A con sistemi di termoregolazione evoluti; sostituzione di impianti esistenti con micro-cogeneratori; l’acquisto e l’installazione di dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti);
  • Detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici (con limite di spesa di 10mila euro) nel caso in cui i lavori edili che consentono la detrazione dell’articolo 16-bis del Tuir (Testo Unico delle Imposte sui Redditi, ndr) sono iniziati nell’anno dell’acquisto dei mobili e degli elettrodomestici o in quello precedente (ma prima del pagamento dei mobili)
  • La normativa attualmente in vigore prevede, invece, già l’applicazione fino alla fine del 2021 delle detrazioni Irpef e Ires pari al: 50%, 70%, 75%, 80% o 85% per le misure antisismiche “speciali” nelle zone sismiche 1, 2 e 3.
Una notizia, quella della proroga, accolta positivamente dal Presidente di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa che ha parlato di “segnale importante, perché sono l’unica forma di sostegno a un settore in estrema difficoltà e gravato da una tassazione patrimoniale giunta a livelli non sopportabili”.
L’associazione ha anche indicato come priorità la riduzione di Imu e Tasi, a partire dagli immobili sfitti e da quelli inagibili, e il rinnovo della cedolare secca su affitti commerciali e locazioni abitative a canone concordato, che scadono a fine anno.