Il Dipartimento ABC del Politecnico di Milano, con il contributo di professori e affermati professionisti del settore, ha organizzato per il 19 marzo prossimo il convegno dal titolo “La sicurezza strutturale degli edifici/patrimoni immobiliari”, che si terrà nell'ambito di MADE expo (Sala Aquarius - Fiera Milano Rho). Il convegno è focalizzato sulle carenze e i problemi strutturali che in questa fase si sono ripetutamente manifestati in edifici costruiti prima degli anni ’60 del secolo scorso.Il nuovo Regolamento edilizio del Comune di Milano, all’art. 11 comma 6 affronta questa questione e prevede che: “Tutti i fabbricati, entro 50 anni dalla data di collaudo delle strutture, o in assenza di questo, dalla loro ultimazione, dovranno essere sottoposti a una verifica dell’idoneità statica di ogni loro parte secondo la normativa vigente alla data del collaudo e, in assenza di questo, alla data di ultimazione del fabbricato, che dovrà essere certificata da un tecnico abilitato. A tale verifica dovranno essere sottoposti anche gli edifici interessati, per almeno la metà della loro superficie, da cambio di destinazione d’uso, da interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione se non sussistono gli estremi di legge per un nuovo collaudo statico”.La presentazione del convegno sarà a cura di Stefano Della Torre, direttore del Dipartimento ABC – Architecture, Built Environment and Costruction Engineering, Politecnico di Milano.I relatori interverranno su: “La due diligence tecnica: come valutare i rischi della struttura portante e il rischio sismico”; “Sicurezza e durabilità delle strutture in calcestruzzo armato: modalità di intervento perla loro riqualificazione”; “L’adeguamento strutturale nella valorizzazione e gestione dei patrimoni immobiliari: aspetti generali e case studies”; “Gli aspetti strutturali degli edifici nella visione dell’investitore e del gestore di patrimoni immobiliari”; “Le metodiche innovative per la riqualificazione delle strutture in calcestruzzo armato: gli inibitori migranti, il carbonio e le resine epossidiche